La professione del Naturopata


Il Naturopata è la figura professionale emergente di fine secolo e già rappresenta la risposta alla società del dopo duemila.
In molte realtà sanitarie, a livello nazionale, questa figura è già operativa, e diverse ASL ed ospedali si avvalgono della collaborazione di un Naturopata.
Il Naturopata ha come finalità quella di mantenere l’originario equilibrio energetico fra uomo e ambiente.
Il suo compito non è quello di focalizzarsi sul sintomo da sconfiggere ma di individuare la causa che genera la malattia. Egli lavora integrandosi all’opera della medicina, occupandosi di prevenzione e salute. Rendendo consapevole chi soffre, delle potenzialità del proprio corpo e di quanto si possa imparare dalla malattia, svela i segreti dell’autoguarigione.
Attraverso metodi naturali, il Naturopata si accosta alla malattia in modo nuovo, ponendo l’attenzione sulla psicologia, le paure e le esperienze di vita dell’individuo. In tal modo il suo ruolo diventa complementare a quello della Medicina Tradizionale, aiutando il malato a reagire e a collaborare; utilizzando un metodo che rivitalizza e aiuta a raggiungere lo stato di salute.
Il Naturopata è quindi la figura professionale che si occupa di salute e benessere in una ottica naturale e olistica.
La figura professionale del Naturopata permette diversi sbocchi professionali: libera professione o  collaborazione con studi associati, erboristerie e farmacie, con ditte di prodotti erboristici e/o omeopatici, con palestre, centri benessere e beauty farm. Tutti però devono attenersi ad uno specifico codice deontologico.
Essere Naturopati significa aderire a un modello di vita. Per comprenderne la filosofia bisogna infatti accostarsi ai concetti di salute e malattia in modo nuovo, ponendo l’attenzione non sul sintomo da contrastare ma sulla causa del malessere.
Il primo compito del Naturopata dunque è di tipo pedagogico: aiutando il malato a reagire e a collaborare, lo educa all’ascolto del proprio corpo e dei segnali che esso gli invia. Guida alla scoperta dei propri fattori di debolezza costituzionale ed accompagna al rafforzamento delle proprie risorse fisiche, psichiche ed emozionali, gli insegna a stimolare le sue potenzialità di autoguarigione e a prevenire disarmonie bioenergetiche che se trascurate, si trasformerebbero in patologie.
Il Naturopata deve stimolare la conoscenza introspettiva della persona, suggerire gli interventi più idonei (pratiche alimentari, igieniche e di riequilibrio psico-fisico), spiegandone bene i motivi e i meccanismi per motivare l’assistito nel proseguimento della terapia. Deve fungere da sostegno psicologico e scegliere tra le discipline del suo bagaglio multidisciplinare quella che meglio si adatta a interagire con lo stato della persona in termini di efficacia e tempestività.
Il Naturopata insegna a dire basta al sovraccarico di impegni, che porta gli uomini a non dedicare tempo alla salvaguardia del proprio benessere. È questo il ruolo educativo della naturopatia: far riflettere sui valori falsi e insegnare quelli veri.
È importante sottolineare che il Naturopata non è un operatore medico, difatti non rientrano nel suo campo d’intervento né la diagnosi né la cura delle patologie. Il suo campo d’azione può e deve fondersi con quello del medico, per far sì che la naturopatia possa arrivare là dove la medicina non riesce e viceversa. Infatti il Naturopata riconosce i sintomi delle patologie di competenza medica o psicologica e indirizza il paziente verso specialisti medici per gli opportuni approfondimenti diagnostici o terapeutici.