MOVIMENTO AI MASSIMI LIVELLI
I neurologi hanno descritto il movimento sia con la normale reazione sensazione e azione, sia con l’arco riflesso monosinaptico, ovvero una scorciatoia che ci permette di contrarre il muscolo ancor prima che ci sia coscienza del dolore nel classico esempio della scottatura. Tuttavia esiste una modalità molto più rapida di risposta agli stimoli che entra in gioco in determinate circostanze, per esempio nelle reazioni volte a salvare la vita che si verificano nelle situazioni di emergenza e (per quello che interessa maggiormente a noi) nelle prestazioni eccezionali a livello atletico, artistico e sportivo. A questa modalità diamo il nome di “continuun pathway” o “via continua” cioè una vera e propria scorciatoia fra il recettore e il muscolo, fra la sensazione e l’azione, che trasmette sia le informazioni provenienti dai sensi sia l’energia necessaria al funzionamento dei muscoli. In pratica l’aggettivo “continua” si riferisce a questa “via” per l’energia e per le informazioni sensoriali che include i nervi ma non è limitata ad essi. In termini di evoluzione si tratta di una via più antica del sistema nervoso! L a funzione della “via continua” ci consente di muoverci a una velocità e con una coordinazione superiori rispetto a quelle permesse dal sistema nervoso, vale a dire prima di essere consapevoli del motivo per cui ci si muove.
DUE TIPI DI TEMPO
Ci sono due tipi principali di coscienza. Quella neurologica ha origine dalle operazioni dei nervi e del cervello; un secondo tipo di coscienza viene da noi chiamato coscienza del tessuto connettivo o coscienza continua. La sua via passa attraverso il percorso continuo nella matrice vivente. La coscienza del tessuto connettivo è molto più rapida di quella neurologica, e di fatto la precede. Questa coscienza si forma perché la matrice vivente è un mezzo eccitabile, proprio come le cellule nervose. Ci rendiamo conto di questo secondo tipo di coscienza solo in occasioni straordinarie come durante un incidente, praticando le arti marziali o nelle prestazioni eccezionali in campo atletico o artistico, nel momento in cui tutte le parti del nostro corpo si muovono a un tale livello di velocità e coordinazione che sono molto più rapide del pensiero.
COMUNICAZONI BIOLOGICHE
Quando ci viene chiesto di indicare i sistemi di comunicazione del corpo umano, pensiamo immediatamente al sistema nervoso, poi a quello circolatorio e immunitario. Tutti punti di vista corretti ma non esaustivi poiché la storia della comunicazione biologica non si esaurisce qui: esiste infatti un sistema di comunicazione biologica ad altissima velocità che non è il sistema nervoso, ma un sistema che conduce energia in tutto l’organismo e che comprende quello nervoso, circolatorio, immunitario, nonché tutti gli altri sistemi del corpo. Questo sistema dei sistemi è stato definito la Matrice Vivente. In pratica il tessuto connettivo e il citoscheletro formano insieme un continuum strutturale, funzionale ed energetico che si estende in ogni più piccolo recesso del corpo, anche nel nucleo della cellula e nel materiale genetico. Tutte le forme di energia sono rapidamente generate, condotte, interpretate e convertite da una all’altra con modalità sofisticate all’interno della matrice vivente. Nessuna parte dell’organismo è separata da questa matrice.
Per approfondimenti consultare ili libro “Medicina energetica” di James Oschman
EMANUELE MARRA